BOCS ospita un progetto di PARKING 095
Fare Ala -From
archive to action
A cura di Katiuscia
Pompili
Opening
domenica 21 aprile
2013 h 19.00
Finissage
Fino al 11 maggio
2013
Location
BOCS via
Grimaldi 150 - 95121 Catania, Italia
I Fare Ala hanno un approccio
radicale e aperto a continue collaborazioni; il numero dei partecipanti al
collettivo, che nasce a Palermo nel 2009 è, perciò, variabile e dislocato su
territorio mondiale; le dinamiche di creazione sono caratterizzate da una Weltanschauung mai univoca che utilizza
un'ampia varietà di linguaggi espressivi e un modus operandi
multidisciplinare.
Un archivio abbandonato ritrovato ai Cantieri
Culturali della Zisa nel 2011 diviene per i Fare Ala un'epifania,
un momento di rivelazione sulla natura del luogo in cui agivano artisticamente.
Due anni dopo apre ZAC Zisa
Zona Arti Contemproanee e il collettivo viene chiamato a produrre
un'opera nel laboratorio aperto ai Cantieri Culturali della Zisa; i documenti
salvati dal macero divengono spunto per una ricerca sulla storia dei cantieri e
su come finirono insieme foto e cartelle di operai palermitani e catanesi.
Il viaggio attraverso la memoria compiuto dai Fare Ala riporta a galla la
storia industriale siciliana, risveglia una memoria collettiva a breve termine
e riattualizza le problematiche legate al mondo del lavoro.
L'archivio sottratto all'oblìo porta gli artisti a collegare le realtà
lavorative e sociali di Palermo a Catania; se a ZAC i Fare Ala
presenteranno delle opere nate dallo studio, dalla ricerca e dal confronto di
quel ritrovamento, da Bocs porteranno se stessi e i processi di
elaborazione.
Un ensamble di cartelle, fascicoli, foto, articoli di giornali
dell'epoca, frammenti di conversazioni telefoniche con gli ex operai, bozzetti
e video che ricreano un nuovo archivio, quello del processo di riflessione e
creazione. Il lavoro dei Fare Ala è nel processo, nel dibattito
partecipativo, nella scoperta e nel confronto col contesto urbano e con la
storia.
Il work in progress caratterizza la loro poetica, non come
sezione di tempo che porta all'opera ma come opera in continuo divenire. I Fare
Ala sono un gruppo aperto, transnazionale, con un approccio teorico
sperimentale e una natura contraddittoria; le tante anime comprese in un unico
corpo portano avanti ricerche diverse in tempi paralleli e luoghi lontani.
E' così che da Palermo, seguendo le tracce di quei primi abitanti dei
cantieri della Zisa, sono arrivati a Catania; da un archivio abbandonato nasce
un nuovo archivio formato di incontri, discussioni e nuove memorie. Il processo
di ricerca e analisi viene raccontato da Bocs e preannuncia la sintesi formale
delle opere che saranno esposte ai Cantieri Culturali della Zisa a maggio.
Un incontro che unisce le due città dal punto di vista della storia, del
lavoro, della politica e dell'arte. Tutto il materiale esposto non è da
intendere come avanzo ma come possibile genesi di altrettante infinite opere.
The
members of Fare Ala have
a radical and open approach to continuos collaborations; the number
of members of this collective, born in Palermo in 2009, is variable
and based among the whole world; its creative dynamics are
characterised by a Weltanschauung
never
univocal, that uses a great number of different expressive languages
and with a multidisciplinary modus
operandi.
An
abandoned archive, found in 2011 at the Cantieri Culturali della
Zisa, is an epiphany for Fare
Ala,
a moment of revelation about the nature of the place they were about
to work on.
Two
years later ZAC
Zisa Arti Contemporanee opens,
and the collective is invited to produce a piece in the lab opened at
the Cantieri Culturali della Zisa; the documents rescued from the
dust become the starting point for an investigation about the history
of the cantieri
and
how the pictures
and files of workers from Palermo and Catania got together.
The trip made through memory by Fare Ala, brings to light the recent
industrial history of Sicily, awakes a short-time collective memory
and updates the problems of actual working conditions.
The
archive saved from forgetfulness helps the artists to relate social
and working realities between Palermo and Catania; if Fare Ala brings
to ZAC artworks
created from studies, research and contrast of that recovery, they
will come themselves and will bring the processing techniques.
An
ensamble
of folders, files, pictures, newspapers' articles, fragments of phone
calls with former workers, drafts and videos that generate another
archive, the one born by both the creative and the consideration
process. The Fare Ala artwork arises from the process,
from
the debate, from the discovery and confrontation with the urban
background and History.
Work
in progress pinpoint
their poetics, intended not as the fragment of time needed to create
an artwork but as an independent art piece always evolving. Fare Ala
is an open, transnational group, with an experimental theoretical
approach to art and a contradictory nature; all the different souls
living in this body work on different projects at the same time and
places far from each other.
From Palermo then, following the tracks of those former inhabitants
of the Zisa, they arrived to Catania; from an archive has been
created another archive based on the meetings, discussions and new
memories. Both research and analysis process are described at Bocs
and represents a summary of the artworks that will be shown in may at
the Cantieri Culturali della Zisa.
It will be an opportunity to bring together two cities along their
history, their working reality, their politics and their art scene.
Everything displayed is not to be intended as remains but as genesis
of an unlimited number of artworks.
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