mercoledì 10 aprile 2013

Parking 095 News: Fare Ala - From archive to action


BOCS ospita un progetto di PARKING 095
Fare Ala -From archive to action
A cura di Katiuscia Pompili
 
Opening
domenica 21 aprile 2013 h 19.00
Finissage
Fino al 11 maggio 2013
Location
BOCS via Grimaldi 150 - 95121 Catania, Italia
 

I Fare Ala hanno un approccio radicale e aperto a continue collaborazioni; il numero dei partecipanti al collettivo, che nasce a Palermo nel 2009 è, perciò, variabile e dislocato su territorio mondiale; le dinamiche di creazione sono caratterizzate da una Weltanschauung mai univoca che utilizza un'ampia varietà di linguaggi espressivi e un modus operandi multidisciplinare.
 
Un archivio abbandonato ritrovato ai Cantieri Culturali della Zisa nel 2011 diviene per i Fare Ala un'epifania, un momento di rivelazione sulla natura del luogo in cui agivano artisticamente.
Due anni dopo apre ZAC Zisa Zona Arti Contemproanee e il collettivo viene chiamato a produrre un'opera nel laboratorio aperto ai Cantieri Culturali della Zisa; i documenti salvati dal macero divengono spunto per una ricerca sulla storia dei cantieri e su come finirono insieme foto e cartelle di operai palermitani e catanesi.
Il viaggio attraverso la memoria compiuto dai Fare Ala riporta a galla la storia industriale siciliana, risveglia una memoria collettiva a breve termine e riattualizza le problematiche legate al mondo del lavoro.
L'archivio sottratto all'oblìo porta gli artisti a collegare le realtà lavorative e sociali di Palermo a Catania; se a ZAC i Fare Ala presenteranno delle opere nate dallo studio, dalla ricerca e dal confronto di quel ritrovamento, da Bocs porteranno se stessi e i processi di elaborazione.
Un ensamble di cartelle, fascicoli, foto, articoli di giornali dell'epoca, frammenti di conversazioni telefoniche con gli ex operai, bozzetti e video che ricreano un nuovo archivio, quello del processo di riflessione e creazione. Il lavoro dei Fare Ala è nel processo, nel dibattito partecipativo, nella scoperta e nel confronto col contesto urbano e con la storia.
Il work in progress caratterizza la loro poetica, non come sezione di tempo che porta all'opera ma come opera in continuo divenire. I Fare Ala sono un gruppo aperto, transnazionale, con un approccio teorico sperimentale e una natura contraddittoria; le tante anime comprese in un unico corpo portano avanti ricerche diverse in tempi paralleli e luoghi lontani.
E' così che da Palermo, seguendo le tracce di quei primi abitanti dei cantieri della Zisa, sono arrivati a Catania; da un archivio abbandonato nasce un nuovo archivio formato di incontri, discussioni e nuove memorie. Il processo di ricerca e analisi viene raccontato da Bocs e preannuncia la sintesi formale delle opere che saranno esposte ai Cantieri Culturali della Zisa a maggio.
Un incontro che unisce le due città dal punto di vista della storia, del lavoro, della politica e dell'arte. Tutto il materiale esposto non è da intendere come avanzo ma come possibile genesi di altrettante infinite opere.
 
The members of Fare Ala have a radical and open approach to continuos collaborations; the number of members of this collective, born in Palermo in 2009, is variable and based among the whole world; its creative dynamics are characterised by a Weltanschauung never univocal, that uses a great number of different expressive languages and with a multidisciplinary modus operandi.

An abandoned archive, found in 2011 at the Cantieri Culturali della Zisa, is an epiphany for Fare Ala, a moment of revelation about the nature of the place they were about to work on.
Two years later ZAC Zisa Arti Contemporanee opens, and the collective is invited to produce a piece in the lab opened at the Cantieri Culturali della Zisa; the documents rescued from the dust become the starting point for an investigation about the history of the cantieri and how the pictures and files of workers from Palermo and Catania got together.
The trip made through memory by Fare Ala, brings to light the recent industrial history of Sicily, awakes a short-time collective memory and updates the problems of actual working conditions.
The archive saved from forgetfulness helps the artists to relate social and working realities between Palermo and Catania; if Fare Ala brings to ZAC artworks created from studies, research and contrast of that recovery, they will come themselves and will bring the processing techniques.
An ensamble of folders, files, pictures, newspapers' articles, fragments of phone calls with former workers, drafts and videos that generate another archive, the one born by both the creative and the consideration process. The Fare Ala artwork arises from the process, from the debate, from the discovery and confrontation with the urban background and History.
Work in progress pinpoint their poetics, intended not as the fragment of time needed to create an artwork but as an independent art piece always evolving. Fare Ala is an open, transnational group, with an experimental theoretical approach to art and a contradictory nature; all the different souls living in this body work on different projects at the same time and places far from each other.
From Palermo then, following the tracks of those former inhabitants of the Zisa, they arrived to Catania; from an archive has been created another archive based on the meetings, discussions and new memories. Both research and analysis process are described at Bocs and represents a summary of the artworks that will be shown in may at the Cantieri Culturali della Zisa.
It will be an opportunity to bring together two cities along their history, their working reality, their politics and their art scene. Everything displayed is not to be intended as remains but as genesis of an unlimited number of artworks.
 




 
 

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